03.03.2022
Press Release

Elena Mirò e Wall Of Dolls presentano: “Beautiful, Powerful”.

Elena Mirò rinnova il suo impegno nel sostenere le donne in difficoltà attraverso l’associazione fondata da Jo Squillo per la tutela delle vittime di violenza.
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Elena Mirò con Wall of Dolls per il progetto "Beautiful, Powerful"

Dalle donne, la forza delle donne.

Elena Mirò sceglie la solidarietà per festeggiare l’8 marzo e lancia il progetto di charity Beautiful, Powerful in collaborazione con Wall Of Dolls. Il brand rinnova così il suo impegno nel sostenere le donne in difficoltà attraverso l’associazione fondata da Jo Squillo per la tutela delle vittime di violenza.

Dal 1 al 13 marzo per ogni acquisto effettuato dalle clienti nelle boutique e online, Elena Mirò donerà un capo di abbigliamento ad una donna in difficoltà.

L’iniziativa, in linea con i valori e l’impegno sociale che da sempre caratterizzano il brand, pone l’accento sulla capacità delle donne di darsi supporto a vicenda e sulla potenza tutta femminile nel reinventarsi e ripartire, anche in situazioni di estrema difficoltà.

Una storia che intreccia, come nella trama di un tessuto, solidarietà, sensibilità e coraggio e si trasforma in una visione fatta di scelte concrete che oggi possono cambiare il domani di altre donne.

C’è qualcosa di più bello e potente? Forse, no.

Per celebrare questo progetto tutto al femminile l’8 marzo nella boutique Elena Mirò di via Dante a Milano Jo Squillo incontrerà le clienti del brand e dedicherà a tutte le donne una sua playlist creata ad hoc per l’evento.

Wall Of Dolls:

Wall Of Dolls, “Il Muro delle Bambole” contro il femminicidio, viene inaugurato il 21 Giugno 2014 a Milano, in via De Amicis 2, su iniziativa di Jo Squillo. È un’installazione permanente che riprende una tradizione indiana per cui ogni volta che una donna subisce violenza, una bambola viene affissa sulla porta della sua casa. Chiunque ha la possibilità di recarsi al “Muro” e appendere la sua bambola, come testimonianza della lotta alla violenza sulle donne. Stilisti, artisti, associazioni, giornalisti, avvocati, medici, cittadini… tutti hanno contribuito alla realizzazione di “Wall Of Dolls, che negli anni si è ampliato, diventando un simbolo permanente della Città e duplicandosi presso la Casa delle Arti Alda Merini. Ma non solo: “Il Muro delle Bambole” oggi è anche a Roma, Genova, Venezia, Brescia ed in tantissime altre città italiane: un messaggio forte, una doverosa azione creativa contro la violenza di genere per renderla sempre meno accettabile socialmente.

Wall Of Dolls non è solo un’installazione, ma anche un’associazione Onlus che, oltre ad aiutare economicamente e psicologicamente le donne sole, fornendo loro assistenza medica e legale, si occupa dei figli delle vittime di femminicidio che non vivono una vita facile. Orfani di madre e privi del padre, che si trova in carcere, sono abbandonati dalle istituzioni, si trovano spesso a vivere con i nonni (con le loro pensioni) o se la madre è sopravvissuta, senza nessun contributo e risarcimento da parte dello Stato. La Onlus è al loro fianco per portare un piccolo aiuto, contribuendo alla loro crescita culturale e sociale, fornendo libri scolastici, computer, vestiti e tutto il fabbisogno di cui necessitano.

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