24.07.2020
News Article

Aziende che amano le donne.

L’indagine “Italy’s Best Employers for Women” racconta un’Italia attenta al tema delle pari opportunità sul lavoro. Miroglio Fashion compare tra le 200 aziende classificate, al terzo posto nel settore abbigliamento e moda.
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La parità di genere è un tema sempre più centrale nel dibattito socio-culturale, ma anche politico, del nostro Paese. Da una recente indagine condotta dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza emerge che molte aziende italiane siano già a un passo avanzato su questo fronte. L’indagine “Italy’s Best Employers for Women” è stata condotta su un campione di oltre 2.000 tra le più importanti aziende operanti in Italia, suddivise per settori.  

L’Istituto è tra i leader in Europa per le ricerche di mercato, in particolare per il metodo innovativo con cui le conduce. Anche in questo caso i risultati sono stati elaborati in un modo nuovo e attuale, attraverso l’ascolto del web e, più nello specifico, del social listening. Un criterio sempre più utilizzato perché vicino al nostro modo di comunicare. I consumatori e i dipendenti, infatti, usano sempre di più i canali online per esprimere la propria opinione, anche rispetto al contesto lavorativo.  

Per realizzare la classifica sono state raccolte e analizzate 2,5 milioni di citazioni per 45 argomenti diversi, che corrispondono in media a 1.037 citazioni rilevate per ogni azienda in un arco di 12 mesi. Un contributo davvero importante, che ha potuto restituire un dato preciso sulle attuali condizioni di lavoro all’interno delle aziende italiane, soprattutto dal punto di vista della parità di genere. 

È interessante raccontare più in dettaglio come funziona il social listening. Per questa modalità di raccolta dei dati vengono utilizzati dei programmi di crawler, dei software che effettuano una scansione automatica delle pagine web (social media, portali di notizie, blog, forum di discussione), rilevando i testi che contengono almeno un riferimento al tema delle donne e le pari opportunità. Il materiale raccolto è stato poi analizzato dall’Istituto attraverso sistemi di intelligenza artificiale, per capire se il tono con cui è stato affrontato l’argomento fosse positivo, negativo, o neutrale. Questa analisi ha portato a un’interessante suddivisione dei contenuti in tre macro-aree di ricerca, collegate al contesto attuale.  

La prima area è dedicata a temi come lo smart working, il clima lavorativo e la flessibilità dell’orario di lavoro. La seconda alle quote femminili e la parità di diritti per le donne, attraverso argomenti più specifici quali la retribuzione e le opportunità di avanzamento di carriera. La terza area si è concentrata su un altro tema importante, quello della formazione e del supporto al percorso professionale e alle prospettive di lavoro. 

Per entrare nella classifica e ottenere il sigillo dell’Istituto l’azienda doveva raggiungere almeno il 60% del punteggio riportato dalla prima classificata del proprio settore. Miroglio Fashion è stata valutata al terzo posto nella categoria dei beni di consumo, per il settore abbigliamento e moda, riportando un punteggio di 65,5 su 100.  

Per l’azienda, che ha una presenza femminile pari al XX% del totale dei dipendenti, è un riconoscimento importante, a conferma della sua attenzione verso i temi della cultura d’impresa, le pari opportunità e la carriera femminile. 

Il punteggio massimo, che ha poi fatto da benchmark per l’attribuzione degli altri risultati è stato ottenuto da Calzedonia, mentre il secondo posto, con 83,1 punti è andato al gruppo Geox. 

Vale la pena fare una breve panoramica anche sugli altri settori. Sempre all’interno dei beni di consumo l’industria del lusso vede al primo posto Gucci, seguito da Dolce & Gabbana e Giorgio Armani. Electrolux, Smeg e Caffitaly System sono ai vertici della classifica per i beni di consumo durevoli, mentre per il retail abbigliamento e calzature i primi tre posti sono andati a Deichmann Calzature, Adidas Italy e OVS. 

In generale, secondo l’indagine dell’Istituto tedesco, ci sono ben 51 imprese del nostro Paese che hanno ottenuto un punteggio pieno di 100 su 100, mentre 18 hanno raggiunto un voto alto, con più di 90 punti. Si tratta di un campione di imprese che include i grandi nomi dell’economia italiana e di alcune multinazionali straniere che operano in Italia. Tra queste spiccano marchi come Ferrari, Banca Generali e le divisioni italiane di grandi gruppi come Google, Microsoft e Amazon. 

Una rappresentanza non da poco, se pensiamo che si tratta di aziende da migliaia di posti di lavoro. 

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